Disturbi correlati agli allucinogeni

L'associazione degli psichiatri americani nel DSM-V distingue i disturbi correlati agli allucinogeni dai disturbi correlati alla fenciclidina, che è "un allucinogeno", pertanto ritengo che sia necessario fare chiarezza e, come sempre, utilizzare queste categorie diagnostiche con le dovute attenzioni e considerando i limiti che ogni classificazione può avere.

Una sostanza psicoattiva è allucinogena o "psichedelica" o "psicotomimetica" quando è in grado di indurre stati di alterazione delle percezioni, del pensiero, della coscienza e del sentimento anche simili a vere e proprie "allucinazioni", ovvero percezioni soggettive di qualche cosa vissuta come reale, ma che effettivamente non esiste. E' possibile che una sostanza possa avere più effetti oltre quello allucinogeno, come avviene per esempio con le amfetamine, le metanfetamine e le sostanze anfetaminosili che possono anche avere un'azione stimolante. Nel linguaggio da strada vengono chiamate paste, chicche, giuggiole.

Le anfetamine e le sostanze amfetaminosimili si distinguono infatti per specifiche proprietà in:

  1. Eccitanti o stimolanti (medesime caratteristiche della cocaina).
  2. Allucinogeni (medesime caratteristiche degli allucinogeni).
  3. Entactogeni o empatogena (che "smuove dentro", produttrice di empatia).
  4. Anoressizzanti (che diminuiscono lo stimolo della fame e della sete).

Ogni sostanza può avere più proprietà contemporaneamente.
Anfetamine, metanfetamine, sostanze anfetaminosimili e la ketamina vengono considerate, per via della loro recente comparsa sul mercato della droga (anni '90) NUOVE DROGHE o "designer drug".

Da un punto di vista di preparazione gli allucinogeni si dividono in: Naturali (Mescalina, psillocibina, bufotenina, DMT, cannabinoidi); Semisintetici (LSD, ammide dell'acido d-lisergico, Monoetilammide dell'acido d-lisergico, Acetidildietilammide dell'acido d-lisergico); Sintetici (DET, DOM o STP, ketamina, amfetamine e anfetaminosimili (M.D.M.A., M.D.A., M.D.E.A, ecc).

Da un punto di vista chimico-strutturale gli allucinogeni si dividono i 4 categorie (per ogni categoria sono inserite le principali sostanze):

  1. Feniletilamminica (o adrenalinica)
    Mescalina (principio attivo contenuto in varie specie di cactus, es. peyote) e AMFETAMINE, metamfetamine e derivati amfetaminici (party drugs) tra cui T.M.A., D.O.M., D.O.E.T, M.D.A., M.D.E.A., M.D.M.A.(Extasy)
  2. Indolica (o serotoninica)
    LSD, Psillocibina (funghi "magici"), bufotenina(bufo o rospo perchè derivata dal rospo), armina (si trova nella pianta del paricà usato in India), ibogaina (presente in diverse piante tra cui iboga),
  3. Piperidinica
    P.C.P., fenciclidina, ketamina
  4. Dibenzopiranica (o monoterpenoide)
    Cannabinoidi

Come per le altre sostanze psicotrope, si ricorda anche per gli allucinogeni che sono importanti:

  • Fattori riguardanti la sostanza: i fattori chimici e farmacologici, lo stato chimico-fisico in cui si trova la droga assunta, la dose, la via di introduzione nell'organismo (orale, endovena, sottocutanea, fumata, ecc..) e la frequenza di assunzione;
  • Fattori riguardanti la persona dell'assuntore: storia, personalità, stato psico-fisico e aspettative;
  • Fattori riguardanti l'ambiente: società, cultura di appartenenza, ambiente di lavoro, amicale ecc..

Da un punto di vista psicologico e psicoterapeutico ogni disturbo mentale, anche quello di dipendenza patologica corrisponde ai vissuti della persona, ai suoi meccanismi, bisogni e significati ed è importante ascoltarlo e condividerlo per definire un percorso di cura e benessere.

Di seguito viene riportata la classificazione del DSM-V riguardante i disturbi psichici:

  • Disturbo da uso di allucinogeni (dipendenza)
    • Criteri diagnostici per il DSM-V

        Un pattern problematico di uso di fenciclidina (o di sostanza farmacologicamente simile) e/o altri allucinogeni che porta a disagio o compromissione clinicamente significativi, come manifestato da almeno 2 delle seguenti condizioni, che si verificano entro un periodo di 12 mesi:

      1. La fenciclidina e altri allucinogeni è spesso assunta in quantitativi maggiori o per un periodo più lungo di quanto fosse nelle intenzioni.
      2. Desiderio persistente o sforzi infruttuosi di ridurre o controllare l'uso di fenciclidina e/o altri allucinogeni.
      3. Una gran parte del tempo è impiegata in attività necessarie a procurarsi fenciclidina e/ altri allucinogeni, usare o recuperare dai suoi effetti.
      4. Craving, o forte desiderio o spinta all'uso di fenciclidina e/o altri allucinogeni.
      5. Uso ricorrente di fenciclidina e/o altri allucinogeni , che causa un fallimento nell'adempimento dei principali obblighi di ruolo sul lavoro, a scuola, a casa.
      6. Uso continuato di fenciclidina e/o altri allucinogeni nonostante la presenza di persistenti o ricorrenti problemi sociali o interpersonali causati o esacerbati dagli effetti di fenciclidina e/o altri allucinogeni.
      7. Importanti attività sociali, lavorative, o ricreative vengono abbandonate o ridotte a causa dell'uso di fenciclidina e/o altri allucinogeni.
      8. Uso ricorrente di fenciclidina e/o altri allucinogeni in situazioni nelle quali è fisicamente pericoloso (per es., guidare un automobile) .
      9. Uso continuato di fenciclidina e/o altri allucinogeni nonostante la consapevolezza di un problema persistente o ricorrente, fisico o psicologico, che è stato probabilmente causato o esacerbato dalla fenciclidina.
      10. Tolleranza, come definita da ciascuno dei seguenti fattori:
        1. Un bisogno di quantitativi marcatamente aumentati di fenciclidina e/o altri allucinogeni per ottenere intossicazione o l'effetto desiderato
        2. Una marcata diminuzione dell'effetto con l'uso continuato della stessa quantità di fenciclidina e/o altri allucinogeni.
  • Intossicazione da fenciclidina
    • Criteri diagnostici in base al DSM-V
      1. Recente uso di fenciclidina (o di una sostanza farmacologicamente simile).
      2. Cambiamenti comportamentali problematici clinicamente significativi (per es., litigiosità, aggressività, impulsività, imprevedibilità, agitazione psicomotoria, capacità critica compromessa), che si sviluppano durante o subito dopo, l'uso di fenciclidina.
      3. Comparsa entro un ora di 2 ( o più) dei seguenti segni o sintomi:
        Nota: quando la sostanza viene fumata, "sniffata" o assunta per endovena, l'esordio può essere notevolmente rapido.
        1. Nistagmo verticale o orizzontale
        2. Ipertensione o tachicardia
        3. Torpore o diminuita risposta al dolore
        4. Atassia
        5. Disartria
        6. Rigidità muscolare
        7. Convulsioni o coma
        8. Iperacussia
      4. I segni o sintomi non sono attribuibili ad altra condizione medica e non sono meglio spiegati da un altro disturbo mentale, compresa intossicazione da altra sostanza.
  • Intossicazione da altri allucinogeni
    • Criteri diagnostici in base al DSM-V
      1. Recente uso di allucinogeni (diversi da fenciclidina) .
      2. Comportamento problematico clinicamente significativo o cambiamenti psicologici (per es. marcata ansia o depressione, idee di riferimento, paura di "perdere la propria mente", ideazione paranoide, capacità critica compromessa) che si sviluppano durante o subito dopo, l'uso di allucinogeni.
      3. Cambiamenti percettivi che si verificano in uno stato di completa vigilanza o allerta (per es., intensificazione soggettiva delle percezioni, depersonalizzazione, illusioni, allucinazioni, sinestesia) e si sviluppano durante, o subito dopo, l'uso di allucinogeni
      4. 2 (o più) dei seguenti segni che si sviluppano durante, o subito dopo, l'uso di allucinogeni:
        1. Midriasi
        2. Tachicardia
        3. Sudorazione
        4. Palpitazioni
        5. Visione offuscata
        6. Tremori
        7. Mancanza di coordinazione
      5. I segni o sintomi non sono attribuibili a un altra condizione medica e non sono meglio spiegati da un altro disturbo mentale, compresa intossicazione da un altra sostanza.
  • Disturbo percettivo persistente da allucinogeni
    • Criteri diagnostici in base al DSM-V
      1. A seguito della cessazione dell'uso di allucinogeni, la ricomparsa di uno o più dei sintomi percettivi che erano stati sperimentati durante l'intossicazione da allucinogeni ( per es., allucinazioni geometriche, false percezioni di movimento nei campi visivi periferici, flesh di colori, colori intensificati, scie di immagini di oggetti in movimento, immagini residue positive, aureole attorno agli oggetti, macropsia e micropsia).
      2. I sintomi del criterio A causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti.
      3. I sintomi non sono attribuibili a un altra condizione medica e non sono meglio spiegati da un altro disturbo mentale.

Nota: il DSM-V non inserisce un disturbo specifico da astinenza, anche se sono evidenti effetti di astinenza soprattutto per alcune sostanze come l'MDMA.
Nota: Per fenciclidine (o sostanze fenciclidinosimili) vengono comprese la fenciclidina (PCP, "polvere d'angelo") e composti con azione simile come Ketamina, cicloexamina e dizocilpina.

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