Disturbo schizofreniforme

Antonio Ligabue, Autoritratto con cane

Il disturbo schizofreniforme è caratterizzato da una manifestazione sintomatica equivalente a quella della schizofrenia a eccezione della durata che deve essere inferiore ai 6 mesi e dell'assenza del requisito di un declino nel funzionamento.

  • Criteri diagnostici per il DSM-V
    1. Presenza di due (o più) dei seguenti sintomi e almeno uno dei primi tre deve essere presente. Ciascuno di essi deve essere presente per una parte di tempo significativa durante un periodo di un mese:
      1. Deliri

        I deliri sono convinzioni false fortemente sostenute e non passibili di modifica alla luce di evidenze contrastanti.

        Il contenuto può comprendere diversi temi I ed essere più o meno bizzarro o plausibile:

        • Persecuzione (la convinzione di essere oggetto di aggressioni, danneggiamenti e molestie)
        • Riferimento (la convinzione che certi gesti, commenti, stimoli ambientali sono diretti a se stessi)
        • Grandezza (quando si crede di avere eccezionali capacità, ricchezza o fama)
        • Erotomanici (quando si crede erroneamente che un'altra persona sia innamorata)
        • Nichilistici (la convinzione che si verificherà un evento catastrofico)
        • Somatici (preoccupazioni che riguardano la salute e il funzionamento degli organi)
        • Di controllo (quando si crede il proprio corpo e le proprie azioni siano sotto il controllo di qualche forza esterna)
      2. Allucinazioni

        Le allucinazioni sono esperienze simil-percettive che si verificano senza uno stimolo esterno e possono riguardare qualunque modalità sensoriale: udito, vista, olfatto, gusto o tatto.

        Le allucinazioni acustiche sono le più comuni e consistono solitamente in una o più voci che conversano o che commentano il comportamento.

      3. Eloquio disorganizzato (per es., frequente deragliamento o incoerenza)
        Il disturbo formale del pensiero è tipicamente dedotto dall'eloquio. La persona può passare da un argomento all'altro (deragliamento o allentamento dei nessi associativi) e le risposte alle domande possono essere poco o per nulla correlate. In alcuni casi possono verificarsi stranezze come neologismi, ecolalie e insalata di parole.
      4. Comportamento grossolanamente disorganizzato o catatonico
        La disorganizzazione del comportamento motorio può manifestarsi in molti modi, spaziando da infantilismi, estrema agitazione e bizzarrie come la catatonia. Comportamenti catatonici vanno dall' immobilità e il negativismo (postura rigida, mutismo e stupor) fino ad un eccesso di attività motoria non finalizzata e senza motivazione evidente (come marciare e girare su se stessi).
      5. Sintomi negativi

        Sono così definiti quelli in cui esiste un deficit, una perdita o una assenza di funzioni normali.

        1. Diminuzione dell'espressione delle emozioni (appiattimento affettivo)
        2. Diminuzione delle attività sociali e lavorative (abulia)
        3. Diminuzione della produzione verbale (alogia)
        4. Diminuzione della capacità di provare piacere (anedonia)
    2. Un episodio del disturbo dura almeno un mese ma meno di sei mesi.
    3. Il disturbo non è meglio spiegato da un altro disturbo mentale (per es., un disturbo depressivo maggiore, un disturbo bipolare, un altro disturbo psicotico, in particolare il disturbo schizzoaffettivo, il disturbo depressivo e il disturbo bipolare con caratteristiche psicotiche).
    4. Il disturbo non è attribuibile agli effetti psicotici di una sostanza o di un'altra condizione medica.

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