Diventare madre

Sostegno e preparazione psicologica alla gravidanza, al parto e alla maternità

Maternità, Le tre età di Gustav Klimt

La notizia di una gravidanza, seguita o meno dal desiderio di avere un bambino e dal fatto che sia più o meno atteso, produce profondi cambiamenti sia fisici che psicologici.

Qualora sopraggiungesse un aborto spontaneo o complicazioni tali per cui si decidesse per una interruzione di gravidanza è evidente che non verrà portato a termine il percorso di nascita, ma i cambiamenti sono comunque iniziati ed è molto utile poter compiere un lavoro psicologico di elaborazione di emozioni e vissuti legati all'esperienza.

Non è il primo vagito del bambino a determinare psicologicamente la nascita di una madre, così come sostiene D. N. Stern, ma diverse componenti che vanno a determinare nel corso del tempo uno specifico assetto ed una nuova identità.

Quando ci si prepara a diventare mamma si affronta una esperienza che non ha eguali nella vita e per un certo periodo di tempo il fatto di avere un bambino determina pensieri, paura, speranze e fantasie; influenza emozioni e azioni; affina perfino il sistema sensoriale.

E' importante poter affrontare ed essere sostenute nel farlo, oltre ai cambiamenti fisiologici, anche gli aspetti psicologici specifici dell'essere in cinta e i passaggi di crescita importanti come quello da figlia a madre. Non si tratta solo di avere informazioni su procedure e tecniche di ostetricia e ginecologia inerenti al parto, di conoscere i cambiamenti fisiologici nei trimestri di gravidanza e quanto concerne il bambino da un punto di vista pediatrico, ma di avere un proprio spazio psicologico per pensare e sentire.

Colloqui di sostegno e/o una psicoterapia individuale anche a breve termine con obiettivi limitati sono utili per affrontare ansie e paure specifiche del periodo di gravidanza e del puerperio e possono prolungarsi a seguito del parto per quanto necessario a garantire la maggiore serenità possibile durante al maternità.

In ogni momento della gravidanza (primo, secondo, terzo trimestre) e del puerperio è possibile intraprendere un percorso di sostegno e/o preparazione alla maternità .

In particolare rispetto al post-partum può essere utile, anche se non subentrano vere e proprio patologie come la maternity blues, la depressione post partum, la psicosi post partum ecc.., un supporto psicologico per:

  • la salute mentale della madre, particolarmente scossa a livello emotivo per i cambiamenti ormonali, lo stress e la fatica legata al parto e al travaglio, nuovi sentimenti di ansia, responsabilità o altro legati al nuovo nato;
  • l'allattamento che sia al seno o con il biberon (fondamentale nella creazione del primo legame tra madre e bambino);
  • la famiglia e le nuove dinamiche che si sono formate (il rapporto con il partner, con altri eventuali figli, i propri genitori e altri parenti)

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