Warning: DOMDocument::loadHTML(): Unexpected end tag : p in Entity, line: 19 in D:\inetpub\webs\elenapasqualiit\script\menu\Articolo.class.php on line 260

Warning: DOMDocument::loadHTML(): Unexpected end tag : p in Entity, line: 22 in D:\inetpub\webs\elenapasqualiit\script\menu\Articolo.class.php on line 260

Warning: DOMDocument::loadHTML(): Unexpected end tag : p in Entity, line: 27 in D:\inetpub\webs\elenapasqualiit\script\menu\Articolo.class.php on line 260
Disturbi correlati agli stimolanti (cocaina e anfetamine), Psicologo Bologna e Psicoterapeuta, Dr.ssa Elena Pasquali

Warning: DOMDocument::loadHTML(): Unexpected end tag : p in Entity, line: 19 in D:\inetpub\webs\elenapasqualiit\script\menu\Articolo.class.php on line 260

Warning: DOMDocument::loadHTML(): Unexpected end tag : p in Entity, line: 22 in D:\inetpub\webs\elenapasqualiit\script\menu\Articolo.class.php on line 260

Warning: DOMDocument::loadHTML(): Unexpected end tag : p in Entity, line: 27 in D:\inetpub\webs\elenapasqualiit\script\menu\Articolo.class.php on line 260
 

Disturbi correlati agli stimolanti (cocaina e anfetamine)

Per stimolanti si intendono tutte quelle sostanze attive sul Sistema Nervoso Centrale con preminente azione eccitante. Molti farmaci hanno questo tipo di azione, ma in questa sezione che ripresenta la classificazione del DSM-V vengono considerati, per la descrizione dei disturbi correlati, solamente la cocaina, le amfetamine, le sostanze amfetaminosimili e gli alcaloidi del Khat, escludendo l'efedrina e trattando invece la caffeina in una sezione. E' da ritenersi incluso il metilfenidato che è strutturalmente differente, ma con effetti simili.

Queste sostanze, come le altre nelle diverse sezioni qui presentate, hanno utilizzo nella medicina per scopi terapeutici. In particolare amfetamine e altri stimolanti vengono prescritti per il trattamento dell'obesità, del disturbo da deficit di attenzione/iperattività e della narcolessia. Vengono usati anche per migliorare le prestazioni sportive e come gli steroidi anabolizzanti e altre sostanze hanno effetto dopante. Il doping è l'uso e l'abuso di sostanze con lo scopo di aumentare il rendimento fisico e la prestazione sportiva.

Gli effetti delle amfetamine e delle sostanze amfetaminosimili vengono considerati analoghi a quelli della cocaina e presentati come un unico disturbo anche se, come riportato nella sezione allucinogeni, le sostanze amfetaminosimili hanno anche effetto allucinogeno.

Le anfetamine e le sostanze amfetaminosimili si distinguono per specifiche proprietà in:

  1. Eccitanti (medesime caratteristiche della cocaina).
  2. Allucinogeni (medesime caratteristiche degli allucinogeni).
  3. Entactogeni o empatogena (che "smuove dentro", produttrice di empatia).
  4. Anoressizzanti (che diminuiscono lo stimolo della fame e della sete).
Ogni sostanza può avere più proprietà contemporaneamente.
Anfetamine, metanfetamine, sostanze anfetaminosimili e la ketamina che vengono considerate, per via della loro recente comparsa sul mercato della droga (anni '90) NUOVE DROGHE o "designer drug".

La cocaina è un alcaloide che si ottiene dalle foglie di coca, dalla lavorazione precedente si ottiene una pasta di Coca che viene generalmente fumata, mentre il crack è ottenuto addizionando alla cocaina cloridrato una soluzione basica (bicarbonato di sodio o ammoniaca) e viene fumato. Generalmente la cocaina viene assunta per via intranasale, "sniffata".

Il DSM-V distingue per i disturbi correlati agli stimolanti:

  • Disturbo da uso di stimolanti (dipendenza patologica)
    • Criteri diagnostici per il DSM-V

      Un pattern problematico di uso di stimolanti che porta a disagio o compromissione clinicamente significativi, come manifestato da almeno 2 delle seguenti condizioni, che si verificano entro un periodo di 12 mesi:

      1. Gli stimolanti sono spesso assunti in quantitativi maggiori o per un periodo di tempo più lungo di quanto fosse nelle intenzioni.
      2. Desiderio persistente o sforzi infruttuosi di ridurre o controllare l'uso di stimolanti.
      3. Una gran parte del tempo è impiegata in attività necessarie a procurarsi e usare stimolanti o recuperare dai suoi effetti.
      4. Craving, o forte desiderio o spinta all'uso di stimolanti.
      5. Uso ricorrente di stimolanti, che causano un fallimento nell'adempimento dei principali obblighi di ruolo sul lavoro, a scuola, a casa.
      6. Uso continuativo di stimolanti nonostante la presenza di persistenti o ricorrenti problemi sociali o interpersonali causati o esacerbati dagli effetti di stimolanti.
      7. Importanti attività sociali, lavorative ricreative vengono abbandonate o ridotte a causa dell'uso di stimolanti.
      8. Uso ricorrente di stimolanti in situazioni nelle quali è fisicamente pericoloso.
      9. Uso continuato di stimolanti nonostante la consapevolezza di un problema persistente o ricorrente, fisico o psicologico, che è stato probabilmente causato o esacerbato dagli stimolanti.
      10. Tolleranza, come definita da ciascuno dei seguenti fattori:
        1. Un bisogno di quantità marcatamente aumentate di stimolanti per ottenere intossicazione o l'effetto desiderato.
        2. Una marcata diminuzione dell'effetto con l'uso continuato della stessa quantità di stimolanti.
      11. Astinenza, manifestata da ciascuno dei seguenti fattori:
        1. La caratteristica sindrome di astinenza da stimolanti
        2. Gli stimolanti vengono assunti per attenuare o evitare sintomi di astinenza
  • Intossicazione da stimolanti
    • Criteri diagnostici in base al DSM-V

      1. Recente uso di sostanze stimolanti.
      2. Comportamento problematico clinicamente significativo o cambiamenti psicologici (per es., euforia o ottundimento affettiv; cambiamenti nella socievolezza; ipervigilanza; sensibilità interpersonale; ansia, tensione o rabbia; comportamenti stereotipati; capacità critica compromessa) che si sviluppano durante, o subito dopo, l'uso di uno stimolante.
      3. 2 o più dei seguenti segni o sintomi, che si sviluppano durante, o subito dopo, l'uso di stimolanti:
        1. Tachicardia o bradicardia.
        2. Midriasi.
        3. Pressione sanguigna elevata o abbassata.
        4. Sudorazione o brividi.
        5. Nausea o vomito.
        6. Perdita di peso evidente.
        7. Agitazione o rallentamento psicomotori.
        8. Debolezza muscolare, depressione respiratoria, dolore al torace o aritmie cardiache.
        9. Confusione, convulsioni, discinesia, distonia o coma.
      4. I segni o sintomi non sono attribuibili a un altra condizione medica e non sono meglio spiegati da un altro disturbo mentale, compresa l'intossicazione da un altra sostanza.
  • Astinenza da stimolanti
    • Criteri diagnostici in base al DSM-V

      1. Cessazione ( o riduzione) dell'uso di oppiacei che è stato pesante e prolungato (cioè diverse settimane o più).
      2. Umore disforico e 2 o più dei seguenti cambiamenti fisiologici, che si sviluppano entro pochi ore o diversi giorni dopo il criterio A:
        1. Affaticamento.
        2. Sogni vividi e spiacevoli.
        3. Insonnia o ipersonnia.
        4. Aumento dell'appetito.
        5. Rallentamento o agitazioni psicomotori.
      3. I segni o sintomi del criterio B causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti.
      4. I segni o sintomi non sono attribuibili a un altra condizione medica e non sono meglio spiegati da un altro disturbo mentale, compresa l'intossicazione o astinenza da altre sostanze.
Come per le altre sostanze psicotrope, si ricorda anche per gli stimolanti che sono importanti:
  • Fattori riguardanti la sostanza: i fattori chimici e farmacologici, lo stato chimico-fisico, la dose, la via di introduzione nell'organismo e la frequenza di assunzione;
  • Fattori riguardanti la persona dell'assuntore: storia, personalità, stato psico-fisico e aspettative;
  • Fattori riguardanti l'ambiente: società, cultura di appartenenza, ambiente di lavoro, amicale ecc...

Da un punto di vista psicologico e psicoterapeutico ogni disturbo mentale, anche quello di dipendenza patologica corrisponde ai vissuti della persona, ai suoi meccanismi, bisogni e significati ed è importante ascoltarlo e condividerlo per definire un percorso di cura e benessere.

call

Fissa un colloquio

Contatta la Dr.ssa
Elena Pasquali

phoneCell: 347 1445731

emaile.pasquali3859a@ordpsicologier.it