Disturbo di personalità antisociale

Victor Brauner, Conciliazione estrema, 1941

La caratteristica essenziale del disturbo di personalità antisociale è l'inosservanza e la violazione dei diritti degli altri, la tendenza a manipolare, la mancanza di empatia e l'incapacità di sentirsi in colpa. Questo pattern (modalità) , denominato anche psicopatia, sociopatia o disturbo dissociale di personalità, inizia nell'infanzia o nella prima adolescenza e continua nell'età adulta, ha un decorso cronico, ma può diventare meno evidente o andare incontro a remissione con l'avanzare degli anni, particolarmente nella quarta decade di vita. Per porre questa diagnosi la persona deve aver compiuto 18 anni e devono essere presenti in anamnesi alcuni sintomi del disturbo della condotta prima dei 15 anni. Quando non vengono rispettati tutti i criteri per il disturbo antisociale di personalità anche oltre i 18 anni può essere diagnosticato un disturbo della condotta.

Le persone con questo disturbo non riescono a conformarsi alle norme sociali per quanto riguarda il comportamento legale e possono compiere atti passibili di arresto. Sfruttano gli altri, tendono a mentire, ingannare o manipolare il prossimo. Possono avere un'autostima ipertrofica e arrogante, eccessivamente testardi, sicuri di sè e presuntuosi. Mostrano una sconsiderata indifferenza per i diritti, le proprietà o la sicurezza degli altri e non provano empatia per i loro bisogni o sentimenti. Sono impulsivi e amanti del brivido, della novità, l'eccitazione, prendono decisioni senza riflettere e considerare le conseguenze per sè e gli altri. Tendono ad essere irritabili e aggressivi e possono essere ripetutamente coinvolti in scontri fisici o compiere aggressioni fisiche. Sono incuranti della sicurezza propria e degli altri, hanno comportamenti ad elevato rischio di conseguenze dannose per cui poi hanno scarso o alcun rimorso. Tendono ad essere estremamente irresponsabili.

Il disturbo di personalità antisociale si può presentare insieme a disturbi d'ansia, disturbi depressivi, disturbi da uso di sostanze, disturbo da sintomi somatici, disturbo da gioco d'azzardo e altri disturbi del controllo degli impulsi.

Il disturbo antisociale di personalità si distingue dal disturbo sadico di personalità.

  • Criteri diagnostici per il DSM-V
    1. Un pattern pervasivo di inosservanza e di violazione dei diritti degli altri, che si manifestano fin dall'età di 15 anni, come indicato da 3 (o più) dei seguenti elementi:
      1. Incapacità di conformarsi alle norme sociali per quanto riguarda il comportamento legale, come indicato dal ripetersi di atti passibili di arresto
      2. Disonestà, come indicato, come indicato dal mentire ripetutamente, usare falsi nomi o truffare gli altri, per profitto o per piacere personale
      3. Impulsività o incapacità di pianificare
      4. Irritabilità e aggressività, come indicato da ripetuti scontri o aggressioni fisiche
      5. Non curanza sconsiderata della sicurezza propria o degli altri
      6. Irresponsabilità abituale, come indicato dall'essere indifferenti o dal razionalizzare dopo aver danneggiato, maltrattato o derubato un altro.
    2. L'individuo ha almeno 18 anni
    3. Presenza di un disturbo della condotta con esordio prima dei 15 anni di età
    4. Il comportamento antisociale non si manifesta esclusivamente durante il decorso della schizofrenia o del disturbo bipolare.

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