Disturbi correlati agli inalanti

Il DSM-V distingue una categoria specifica di disturbo correlata all'utilizzo di "inalanti",idrocarburi volatili.

Sono sostanze volatili, in forma liquida o di gas emanati da colle, combustibili, vernici ed altri composti che sono spesso in libera vendita nei negozi e che costano poco. La volatilità di queste sostanze consente loro di poter essere inalate attraverso il naso o la bocca (facilità di uso) e provocano un effetto psicoattivo molto rapido venendo assorbiti per via polmonare e diffondendosi poi nel SNC.

La maggior parte dei composti che vengono inalati è un miscuglio di diverse sostanze che possono produrre effetti psicoattivi ed è spesso difficile accertare l'esatta sostanza responsabile del disturbo.

Le sostanze che possono essere inalate vengono classificate in quattro classi:

  1. Solventi organici volatili, sono liquidi che evaporano a temperatura ambiente e spesso contengono una mistura di sostanze. Sostanze che si trovano in es. diluenti per vernici, sgrassanti, colla, benzine. La più comunemente usata è il toluene.
  2. Gas che comprendono gas anestetici (etere, cloroformio, alotano, ossido d'azoto, protossido d'azoto, il butano che alimenta gli accendini, il gas propano che alimenta le bombolette, il freon che si trova nei refrigeranti, il nitrossido d'azoto, l'elio, i gas propellenti presenti negli spray;
  3. Aerosol, sono nebulizzatori spray che contengono propellenti e solventi (es. vernici spray, deodoranti, lacche per capelli, ecc..).
  4. Nitriti alchilici volatili (nitrito di amile, di butile, di isobutile, di isopropile). Noti come come "poppers" o "snappers".

Gli inalanti risultano molto interessanti per i giovani e gli adolescenti per la facile reperibilità, familiarità e legalità delle sostanze e per l'effetto immediato che procurano.

Come le altre sostanze psicoattive gli inalanti procurano a chi ne fa uso e abuso specifici effetti psico-fisici e possono portare alla dipendenza: desiderio incontrollato di assumerle (craving), tolleranza, astinenza, ricerca e uso compulsivi anche in presenza di conseguenze negative per la salute e la vita lavorativa e sociale.

Sono certamente rilevanti, anche per le sostanze inalanti:

  • Fattori riguardanti la sostanza: i fattori chimici e farmacologici, lo stato chimico-fisico, la dose, la via di introduzione nell'organismo e la frequenza di assunzione;
  • Fattori riguardanti la persona dell'assuntore: storia, personalità, stato psico-fisico e aspettative;
  • Fattori riguardanti l'ambiente: società, cultura di appartenenza, ambiente di lavoro, amicale ecc...

Da un punto di vista psicologico e psicoterapeutico ogni disturbo mentale, anche quello di dipendenza patologica corrisponde ai vissuti della persona, ai suoi meccanismi, bisogni e significati ed è importante ascoltarlo e condividerlo per definire un percorso di cura e benessere.

Di seguito viene riportata la classificazioni dei disturbi correlati agli inalanti del DSM-V:

  • Disturbo da uso di inalanti (dipendenza patologica)
    • Criteri diagnostici per il DSM-V

        Un pattern problematico di uso di una sostanza inalante a base di idrocarburi che porta a disagio o compromissione clinicamente significativi, come manifestato da almeno 2 delle seguenti condizioni, che si verificano entro un periodo di 12 mesi:

      1. La sostanza inalante è spesso assunta in quantitativi maggiori o per un periodo più lungo di quanto fosse nelle intenzioni.
      2. Desiderio persistente o sforzi infruttuosi di ridurre o controllare l'uso della sostanza inalante.
      3. Una gran parte del tempo è impiegata in attività necessarie a procurarsi e usare la sostanza inalante o recuperare dai suoi effetti.
      4. Craving, o forte desiderio o spinta all'uso della sostanza inalante.
      5. Uso ricorrente della sostanza inalante, che causa un fallimento nell'adempimento dei principali obblighi di ruolo sul lavoro, a scuola, a casa.
      6. Uso continuativo della sostanza inalante nonostante la presenza di persistenti o ricorrenti problemi sociali o interpersonali causati o esacerbati dagli effetti della sostanza inalante.
      7. Importanti attività sociali, lavorative ricreative vengono abbandonate o ridotte a causa dell'uso della sostanza inalante.
      8. Uso ricorrente della sostanza inalante in situazioni nelle quali è fisicamente pericoloso.
      9. Uso continuato della sostanza inalante nonostante la consapevolezza di un problema persistente o ricorrente, fisico o psicologico, che è stato probabilmente causato o esacerbato dalla sostanza inalante.
      10. Tolleranza, come definita da ciascuno dei seguenti fattori:
        1. Un bisogno di quantità marcatamente aumentate della sostanza inalante per ottenere intossicazione o l'effetto desiderato.
        2. Una marcata diminuzione dell'effetto con l'uso continuato della stessa quantità della sostanza inalante.
  • Intossicazione da inalanti
    • Criteri diagnostici per il DSM-V
      1. Una recente esposizione a sostanze inalanti, intenzionali o non intenzionali, a breve termine, ad alto dosaggio.
      2. Comportamento problematico clinicamente significativo o cambiamenti psicologici (per es. litigiosità, aggressività, apatia, capacità critica compromessa) che si sviluppano durante, o subito dopo, l'esposizione ad inalanti.
      3. 2 o più dei seguenti segni o sintomi che si sviluppano durante o subito dopo, l'uso, l'esposizione agli inalanti:
        1. Vertigini.
        2. Nistagmo.
        3. Mancata coordinazione.
        4. Eloquio inceppato.
        5. Andatura instabile.
        6. Letargia.
        7. Riflessi diminuiti.
        8. Ritardo psicomotorio.
        9. Tremori.
        10. Debolezza muscolare generalizzata.
        11. Visione offuscata o diplopia.
        12. Stupor o coma.
        13. Euforia.
      4. I segni o sintomi non sono attribuibili a un'altra condizione medica e non sono meglio spiegati da un altro disturbo mentale, compresa intossicazione da un'altra sostanza.

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